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Crocifissione

L'opera è il riquadro centrale della predella di un polittico smembrato, forse un tempo nella cappella privata del celebre capitano Gattamelata nella Basilica del Santo di Padova, firmato nel 1460 da Jacopo Bellini con i figli, Gentile e Giovanni. Più di recente si è ipotizzata una provenienza veneziana, dal convento delle benedettine di san Zaccaria, con datazione al 1450.

La Crocifissione belliniana si svolge in un paesaggio naturale, una radura pianeggiante che sullo sfondo si fa collinare. Di impostazione tradizionale e simmetrica, ha al centro il Signore Crocifisso; l'orizzonte basso lo isola contro il cielo. Alla destra Maria sviene tra le pie donne; accanto, san Longino, il santo soldato inginocchiato, impugna ancora la lancia con cui colpì il corpo di Gesù per accertarne morte: la punta è sporca del rosso sangue di Cristo.

Il dipinto prova come Jacopo, ormai maturo, sia giunto a rinnovare radicalmente il proprio linguaggio figurativo tardogotico nella direzione del compiuto Rinascimento, facendo da punto di partenza per la pittura dei due figli.

Immagini e testo © Museo Correr, 2017

c. 1450
Tempera su tavola
29.5 x 57.0cm
Images and text © Museo Correr, 2017