Pentimento di Pietro
Il Pentimento di Pietro era una scena del registro superiore della cappella Brancacci (Santa Maria del Carmine, Firenze) del quale si è conservata solo la sinopia. L'opera è attribuita a Masaccio.
Storia Gli affreschi della Cappella Brancacci sono un enigma per gli studiosi nella mancanza di documentazione ufficiale. Commissionati forse a Masolino, che aveva come aiutante il più giovane Masaccio, si sa solo, tramite testimonianze indirette, che dovevano essere iniziati nel 1424 e che nel 1425 vennero portati avanti dal solo Masaccio per la partenza di Masolino per l'Ungheria. Nel 1428 Masaccio partiva per Roma dove sarebbe morto di lì a poco.
La decorazione iniziò proprio dal registro superiore, distrutto nel XVIII secolo; le fonti antiche (Vasari, Bocchi e Baldinucci), che videro la cappella prima delle drastiche alterazioni del XVIII secolo, sono concordi nell'attribuire la volta, le due lunette sulle pareti laterali e le due semilunette ai lati della finestra nella parete centrale a Masolino.
Tutto questo registro venne distrutto durante i lavori che "degoticizzarono" la cappella, durante i quali la volta venne sostituita da una cupoletta e la ridecorazione fu affidata al pittore fiorentino Vincenzo Meucci (1746-1748).
Solo con il restauro del 1983-1990 si sono ritrovate le sinopie del Pentimento di Pietro a sinistra e del Pasce oves meas. Umberto Baldini e Ornella Casazza hanno attribuito la prima a Masaccio (contraddicendo Vasari) e la seconda a Masolino.