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The Lady of Shalott

The Lady of Shalott è un poemetto romantico scritto dal poeta inglese Alfred Tennyson. Come altri poemi iniziali dell'autore - Sir Lancelot and Queen Guinevere e Galahad - questo rielabora il soggetto arturiano basato su fonti medievali e introduce alcuni temi che si realizzeranno con maggiore compiutezza in Idilli del re dove viene raccontata la leggenda di Elaine.

Descrizione Il poemetto, del quale Tennyson scrisse due versioni, una nel 1833, composta di venti strofe, e una nel 1842 di diciannove strofe, è basato sulla novella No. LXXXII de Il Novellino: Le ciento novelle antike, testo risalente al tredicesimo secolo. La novella è intitolata La Damigella di Scalot, ed è a sua volta ispirata ad una storia del ciclo arturiano che ha come protagonista Elaine di Astolat, nobildonna che si innamora di Lancillotto, ma che muore di dolore non potendo essere corrisposta. La storia ha anche ispirato un episodio de Le Morte d'Arthur di Thomas Malory. Tennyson conosceva entrambi i testi. La seconda versione del poemetto si distacca notevolmente dalla novella duecentesca in quanto la nobildonna sceglie, benché troppo tardi, di recarsi a Camelot e di rischiare la partecipazione al mondo esterno, piuttosto che rimanere isolata nella sua torre, due elementi del tutto assenti dalla fonte originaria.

La donna del poemetto di Tennyson vive in una torre sull'isola di Shalott, in un fiume vicino a Camelot. La giovane si convince di essere vittima di una maledizione, di essere destinata a morire non appena avrà guardato verso Camelot. Così vede il mondo esterno solo attraverso uno specchio distorto, e tesse ciò che vede su una tela magica. Sebbene sia tentata dall'osservare la vita reale che c'è fuori dalla sua finestra, teme che se lo facesse andrebbe incontro alla fine della propria vita. Un giorno, tuttavia, vedendo Lancillotto attraverso il suo specchio, capisce di essere tremendamente stanca della sua esistenza, destinata com'è a guardare il mondo solamente attraverso ombre e riflessi.

La Dama di Shalott soccombe così alla tentazione e guarda direttamente fuori mentre Lancillotto cavalca sotto la torre cantando, e i suoi occhi si appoggiano su Camelot.

A questo punto lascia la torre, trova una barca sopra la quale scrive il suo nome, e si lascia trasportare verso Camelot lungo il fiume, cantando una canzone triste e spegnendosi cantando. Arriva raggelata dalla morte, e tra i cavalieri e le dame che la vedono c'è Lancillotto:

"In un senso più generale, è facile dire che il fascino preraffaellita riguardo al ciclo arturiano è rintracciabile fino al lavoro di Tennyson" (Zanzucchi). Il biografo di Tennyson Leonèe Ormonde riscontra che il materiale arturiano è "introdotto come un valido substrato per lo studio dell'artista e dei pericoli dell'isolamento personale".

Qualcuno considera The Lady of Shalott un'opera rappresentativa del dilemma che si presenta ad artisti, scrittori e musicisti: Creare un lavoro sul mondo e per celebrare il mondo, oppure godere del mondo semplicemente vivendolo.

2013
Oil and paper on canvas, 16 vintage rear-view mirrors
Immagine e testo per gentile concessione di Wikipedia, 2023

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